RGB - Polisportiva Roiano Gretta Barcola: marzo 2008

LE PAGELLE DAGLI SPALTI DI “CODICE FISCALE: MDB - RGB 3-0”
UNA BENEAMATA PRODUZIONE “DER DIRIGENTE CHE CE NE VORREBBERO TRE COME LUI”

Nuove avvertenze per l’uso: Io non ho “140 chili di bontà in olio d’oliva”, come Tonno Insuperabile Giovannini. Soltanto 100 chili di cattiveria ben nascosta (la cattiveria: i chili si vedono benissimo): e questa settimana tocca a me pagellarvi per gentile intercessione del vostro pres, che è andato ad insegnare alle navi come si balla la tarantella. Per cui non aspettatevi niente di buono. Come sempre:
SI FA PER SCHERZARE, VIA….

Martinelli (detta anche SARA): 6. La mamma volante ( Lei vola sempre: in porta, in ambulanza, forse anche in casa: chi lo sa?) entra in campo modello corda di violino, para quel che c’è da parare e se ne va a testa bassa, brontolando…. se non proprio “garba”, perlomeno…. GARBINA.

Glavina (detta anche FIORE): 6,5 Il bulldog della fascia laterale azzanna chiunque passi da quelle parti, e qualche volta anche le compagne. Suo il bellissimo tiro da fuori area che uccide un colombo innocente che passa di lì per caso, ed anche il quasi autogol di subito dopo, che per poco non uccide la malcapitata Sara la quale, com’è ovvio, non avrebbe potuto neppure curasi da sola. Non paga, alla fine della partita tira le cinque con compagne ed avversarie e l’indomani si presenta pure a tifare Campanelle. Ed ha ancora abbastanza energia da irradiare a chiunque gli passi vicino: Serra, er miste, il CGS… insomma, un po’ tutti tranne me. Devo essere troppo vecchio… TURBOCALDAIA.

Mulders (detta anche CARLA CATHARINA MARIA E CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA): 6. Sua la migliore della serata: “mister… ma è vero che quando c’è Alex lo ascoltano tutti?” Risposta: “te spacco la testa subito o te preferissi dopo?” Come le vere star, si presenta con il dirigente accompagnatore ufficiale personale ed entra in campo con l’occhio della tigre come Rocky Balboa. Al ritorno nella natia difesa e in attesa di andare a studiare lo xilitolo nei denti dei finlandesi, va a metà: bene nel primo tempo, meno quando cala nel secondo, finendo per commettere più di un’ imprecisione nei rilanci e nei contrasti. NATA LIBERA.

Bianchettin (detta anche LAUReA): 6,5. Nelle interviste del dopopartita, la giocatrice del MdB Romina Milanese ci svela questo gustoso retroscena: “Laura, (penso ke la se ciami cusì, ma ki me conosi sa perfettamente che mi no me ricordo mai i nomi), cmq iera quela ke me marcava, e se in campo la trovavo fastidiosa x' particolarmente interessada alla mia maietta e più de qualke volta me go divincolà da ela (come trovo giusto da entrambe le parti), fora la go trovada una persona veramente gentile.” Giova: tu che sei socio MdB, puoi regalare a Laurea una maglietta n.9 chè gli piacciono tanto? Scherzi a parte: per molto meno Materazzi (santo subito, pallone d’oro e papa a fine carriera) si è preso una testata da Zidane. E nessuno ha ricordato quanto sia gentile e delicato. Materazzi, intendo. Pensate a che livelli è arrivata la nostra Laurea. Sempre che non ritenga di andare ad insegnare “teoria del big bang e dei buchi neri” ai bambini dell’asilo, anche lei un domani potrebbe diventare SANTA SUBITO, PALLONE D’ORO E PRIMO PAPA FEMMINA. A fine carriera.

Battistin (detta anche CLAUDIA, oppure INGA QUANDO HA LE TRECCE): 5. Esiliata sulla “fascia lateral” dal ritorno di “Mira l’olandesina” nel suo naturale ruolo di libero, ha la sfiga di lisciare l’intervento che manda in gol la Caporali ad inizio ripresa, ma ha soprattutto il torto di ingrugnirsi, giocando il resto della gara nervosamente e senza fiducia in se stessa. Visto che nessuno riesce a scuoterla, il mister la lascia volutamente in campo prendendosi qualche rischio si, ma investendo un grosso capitale di fiducia nei suoi confronti. Che darà per forza frutti perchè la ragazza c’è, e deve solo capire che dagli errori si impara, non ci si fa abbattere. DEPRESSA.

Colino (detta anche ANTO): 6. Apostrofata dagli spalti come “Maradona”, la nostra manina de dios danza sul pallone ch’è un piacere, anche se ancora troppo lontano dalla porta per far male alle avversarie. La sintesi è di Paolo Codagnone: “ Je tajamo li capelli e la portamo co la maschile?” Mannoooo! Con quei bei capelli rossi? Sarebbe un vero peccato… CAPPUCCETTO ROSSO.

Piazzesi (detta anche DEBBBBBY, FRANGY, PANTENE o PIAZZETTI): 6,5. La bambina è più tosta di quel che sembra, e spostata a centrocampo assurge a nuova vita. Senza più la frangia sugli occhi miss Pantene lotta, recupera palloni e soprattutto cerca con insistenza di lanciare le punte a rete. Quando imparerà a trovarle diventerà un vero e proprio valore aggiunto. Nel frattempo sta iniziando a somigliare calcisticamente sempre più a Paolino Serra. Brrrrr……..ALL-STAR.

Carotenuto (detta anche BETTI): 6,5. Quando ha detto di essere sposata ho creduto si chiamasse Sig. ra Bernobi, vista la quantità di tempo passata in quello studio: invece no. Però per essere una reduce da un grave infortunio se la cava piuttosto bene. Pesa su di lei un dubbio: ha cambiato ruolo nella ripresa oppure è semplicemente potuta uscire dalle linee schiacciate del primo tempo, per giocare da vera regista di centrocampo? Avrei potuto scommettere una birra che è stata la seconda ipotesi. Avrei potuto…. LINA WERTMULLER.

Lanza (detta anche PIDI o RONALDINHA): 5. C’è chi giura che ha giocato tutta la partita con la testa girata verso la tribuna, come se aspettasse qualcuno. Almeno il Pres glielo poteva dire subito: “Ma no, Pidi, non vengono oggi le pallavoliste!” Ho avuto persino il dubbio che qualcuno l’avesse deconcentrata prima della partita, ma hanno smentito…. La bella mezzala ammirata contro il Farra ha lasciato il posto a un timido peluche che entra morbido sui palloni, è impreciso negli appoggi, appare giocare in un altro posto, su di un altro campo, in un altro stato. Scarto a priori un problema di motivazioni (se non le trovava per il derby.....) e propendo, invece, per una serata alquanto nervosa. Come la capisco: frequenta gente che certe volte “distrae” anche me… UN GIORNO CREDI.

Zorzet (detta anche)VALE: 6. Se l’8 marzo è la festa della donna e l’8 marzo è la festa di vale, per Aristotele vale è sillogisticamente “la” donna”. Che ne pensa il principale obiettivo di mercato del campanelle maschile 2008/09? Per me è d’accordo: anche perché sennò le prende… Spostata in ala, fa l’ala come sa farlo lei: come un terzino. Vera e propria variante tattica, la squadra regge fino a che lei resta in campo. Dopodichè, sono tutte talmente preoccupate per la sua salute che finisce 3-0. Ecco perché si è perso! Guarisci presto… dai postumi della festa! SIXTEEN CANDLES.

Gradari (detta anche SERENA): 6,5. Il missile che non t’aspetti. Per il fisico che ha, uno si aspetterebbe il più classico dei centravanti-boa (come me, insomma, ehm!). Posso scrivere “sticazzi!” sulla pagella femminile? No, perché questa viaggia come un siluro lanciato sull’obiettivo. Per fermarla devono chiamare il Consorzio Supereroi Indipendenti (appositamente noleggiato da Don Bosco in persona!). Per fortuna, si rifiuta di usare la violenza per strappare il pallone dalle mani del portiere a terra: per un gol della bandiera, non ne sarebbe valsa la pena. DECIMA MAS.

Biasutti (detta anche LEA): 6. Entra, fa il suo, esce con un mesto sorriso… Non so: mi pare che non riesca ancora a divertirsi del tutto. Sembra gli manchi la moto. “Ma, piccola mia, non puoi giocare a calcio sulla moto: l’albitro non ti lascia…” Beh! Forse quest’arbitro si, dai… SCONSOLATA.

Buttarelli (detta anche GIULIA) & Zerjal (detta anche ANNALISA): n.g.. chiedo scusa se non le avevo mai viste prima, o quasi. Di sicuro non su un campo di gioco, ma sono ragazze tutte casa e allenamento: mai una capatina al bar, dove mi rintano a proteggermi da polvere e reumatismi… Però esemplari: si mettono a disposizione, entrano quando chiamate, giocano ordinatamente… Troppo poco per essere giudicate, abbastanza per essere applaudite. BRAVEEEEE!.

Notarstefano (detto anche MISTER FABIO): 6. Confesso di non aver capito subito la sostituzione di Fiorella. Dopo attenta riflessione, concludo che ha ragione su quasi tutto. Certo, è costretto in molte situazioni obbligate non per colpa sua. Gli manca un po’ d’esperienza in panchina ma non certamente quella in campo, e la usa. Credo che, alla fine, la somma faccia 6. BILANCINO.

RGB (detta anche LA SQUADRA). 6. C’è: ed è molto migliorata rispetto alla prestazione contro il Farra, anche considerando avversarie certamente più forti, ma altrettanto certamente non ancora all’altezza della corazzata isontina. Tatticamente accorte, consce dei propri limiti e consapevoli di poterli e di doverli superare, le nostre ragazze su questa strada non possono far altro che migliorare sempre più, minuto dopo minuto, tempo dopo tempo, partita dopo partita, girone dopo girone, campionato dopo campionato….basta? Si: per ora. PICCOLE DONNE CRESCONO.

Tre come mi? E chi li sopporta? Via S.Andrea Locchi, Trieste.

●Aℓℓ $†αя●

So che ha voi non ve ne frega una mazza...ma è giusto per
non parlare sempre di calcio...!!
Ordunque...

Converse è una vecchissima Casa statunitense produttrice
di scarpe che ha raggiunto una fama internazionale incredibile
grazie al modello di scarpe Converse All Star, disegnate dal
giocatore di basket Chuck Taylor nel 1923. Proprio nella NBA
statunitense e nel basket in generale le Converse All Star
hanno spopolato per anni tra i giocatori, essendo le scarpe
indossate dalla maggioranza dei cestisti.
Per un lungo periodo sono diventate le scarpe simbolo dei punk
rockers che le portavano sotto i jeans stretti e il chiodo
borchiato.
Nel 2003 la Converse è stata acquistata dalla Nike, ma il
marchio è stato mantenuto e così il sito ufficiale, dedicato in
maniera quasi esclusiva a presentare le scarpe Converse
All Star in tutti i suoi colori e modelli.
Negli ultimi due anni sono tornate alla ribalta con nuovi colori e
modelli: e dalle vetrine dei negozi trendy sono entrate presto
negli armadi dei fashion victims.